Il Trasimeno ha il suo punto di ascolto antiviolenza

Antiviolenza: il Trasimeno ha il suo punto di ascolto
La diffusione dei centri ha aumentato la possibilità di far emergere i casi di violenza

Attivato a Magione, ma sarà funzionale a tutto il Trasimeno, un punto di ascolto punto di ascolto per contrastare il maltrattamento e la violenza verso le donne e i loro figli minori.
«Il Punto di ascolto – ha spiegato Daniela Albanesi, presidente del centro per le pari opportunità Regione Umbria – è uno dei luoghi di accesso alla rete locale e regionale della rete antiviolenza in cui operatrici opportunamente formate svolgono attività di prima accoglienza, analizzando i bisogni della donna e definendo insieme a lei un progetto di uscita dalla violenza; attivano i raccordi con i servizi territoriali, con i centri antiviolenza di Perugia e Terni – che possono garantire anche la residenzialità-, con il centro antiviolenza di Orvieto “L’Albero di Antonia” e con il “Telefono Donna” del CPO, che opera nelle due sedi di Perugia e Terni, per affrontare il percorso di uscita dalla violenza».
«Oggi raggiungiamo l’obiettivo che ci eravamo dati il 19 febbraio 2013 – ha proseguito la presidente – con la firma del protocollo tra i comuni di Magione, Tuoro, Città della Pieve, Castiglione del Lago, il distretto sanitario del Trasimeno e il Centro per le pari opportunità, di aprire questo Punto di ascolto a Magione che entra a far parte organica del sistema dei servizi regionali dedicati alla prevenzione e contrasto della violenza sulle donne».
Che un servizio di aiuto più vicino alle donne vittime di violenza, e spesso con poca possibilità di muoversi, lo dimostrano i dati che vedono, con l’aumento di centri antiviolenza nel territorio regionale, un progressivo aumento dei contatti.
«Il primo obiettivo di una politica contro la violenza – ha commentato l’assessore alle politiche sociali del comune di Magione, Eleonora Maghini – è quello dunque di conoscere il fenomeno per farlo poi emergere nella sua reale entità e poterlo contrastare con interventi mirati. Le istituzioni in questa partita giocano un ruolo fondamentale: in primis nel favorire la sensibilizzazione culturale con iniziative mirate ma anche e soprattutto nell’ incitare le istituzioni scolastiche affinché i ragazzi vengano educati al rispetto dell’altro. L’educazione è la prima arma per prevenire e combattere la violenza. L’altro aspetto fondamentale è che le istituzioni si impegnino a creare le condizioni per far si che nel territorio nascano servizi specializzati».
«Il successo del lavoro del punto d’ascolto sarà dato dalla capacità di realizzare progetti integrati in rete – ha proseguito l’assessore – con le altre realtà già operanti nel territorio (Asl, Forze dell’Ordine, Uffici di Cittadinanza). Ringraziamento a tutti coloro che a vario titolo hanno lavorato e creduto nell’importanza di questo progetto nonché a Coop del Centro Italia sezioni del Trasimeno che, oltre a aver organizzato un’ importante marcia di sensibilizzazione contro la violenza da Passignano a Magione, ha raccolto e donato un’importante contributo economico per le attività del Punto di Ascolto». Momento di grande emozione durante lo spettacolo “La casa delle bambole” di Erika Cargiani.
Insieme ai comuni di Città della Pieve, Tuoro e Castiglione del Lago, Asl del Trasimeno e Centro Pari Opportunità, è stata definita sulla base delle normative regionali, la gestione e l’assegnazione del centro: le volontarie dell’associazione Pietro Vannucci tutte appositamente formate, saranno a disposizione delle utenti il martedì dalle 15.30 alle 18.30 e il giovedì dalle 9.30 alle 11.30, nonché al numero telefonico dedicato 075/8473063.
All’inaugurazione sono intervenuti Giacomo Chiodini, sindaco di Magione, Marcella Binaretti, presidente associazione accademia Pietro Vannucci. Erano presenti il sindaco di Tuoro sul Trasimeno, Patrizia Cerimonia; il maresciallo della stazione dei carabinieri di Magione, Andrea Valli.

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