“Il settembre della rete”, istituzioni e imprese umbre puntano all’internazionalizzazione

Al Museo della pesca di San Feliciano il secondo appunto della manifestazione dedicata al ricamo e merletto

Confronto tematico e progettuale tra partner istituzionali e imprenditoriali locali e delegazioni straniere questa mattina al Museo della pesca di San Feliciano. Tema della tavola rotonda “Il processo di internazionalizzazione quale volano di sviluppo e crescita economica e sociale”, nell’ambito della manifestazione “Il settembre della rete” promossa dal Gal Trasimeno-Orvietano. Un confronto a più voci e dal respiro internazionale, grazie alla presenza di una delegazione russa e di una delegazione delle Isole Canarie, che hanno portato al Trasimeno la loro esperienza artigianale e commerciale.

A fare gli onori di casa l’assessore del Comune di Magione, Vanni Ruggeri: “Siamo qui, al museo della pesca, luogo simbolico e presidio scientifico del Trasimeno, circondati dalle reti dei pescatori per questa importate iniziativa. La conoscenza del passato può costituire un valore aggiunto per vincere la sfida dell’internazionalizzazione”.

La parola è passata poi ad Andrea Smacchi, Presidente della Seconda Commissione Regionale permanente artigianato e cooperazione, che ha analizzato la situazione delle imprese in Umbria: “La sfida che abbiamo davanti come Regione e come Paese è quella di garantire strumenti e risposte rapide agli imprenditori che ne hanno bisogno. Essere presenti nel territorio, capire il problema e cercare di risolverlo, questa dovrebbe essere la nostra mission come istituzioni, ma spesso non accade. L’economia umbra è costituita per la maggior parte da micro impresa, ed è proprio ai piccoli imprenditori che devono andare le nostre attenzioni. Bene la rete, la cooperazione e l’internazionalizzazione, purché non si trasformi in delocalizzazione, in questo caso ci impoveriamo come paese. Valorizzare le eccellenze del territorio, il Trasimeno ha dei gioielli che altri non hanno”.

 

Il vicepresidente del Gal Trasimeno Orvietano, Valter Sembolini, presente anche in veste di direttore della Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno, ha portato al tavolo della discussione la sua esperienza come imprenditore: “Il ricamo e la pesca, da sempre due mondi legati l’uno all’altro, le donne ricamavano le reti che poi i mariti utilizzavano per pescare. Fare rete tra imprese, associazioni e tradizioni assieme alla politica e alle istituzioni, solo così si può pensare ad un futuro sostenibile che sia in grado di dare occupazione ai giovani”.

Le conclusioni della giornata sono state affidate al Direttore del Gal Trasimeno Orvietano, Francesca Caproni: “Questo è il secondo appuntamento de ‘Il Settembre della Rete’, che si concluderà con l’ultimo evento di tre giorni, dal 15 al 17 settembre, a Panicale con ‘Fili in Trama’. Due sono stati i temi analizzati in questa tavola rotonda: l’internazionalizzazione nel settore del turismo, legato alla bellezza dei territori e alle sue tradizioni, e l’artigianato, perché l’economia, la micro impresa umbra va aiutata ad aprirsi al mondo, agli altri mercati, anche attraverso l’uso della tecnologia”. (Cittadino e Provincia)

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