“Iti”, quindici milioni di euro e nuove strategie di sviluppo per l’area del Trasimeno

 “Iti”, quindici milioni di euro e nuove strategie di sviluppo per l’area del Trasimeno

Sette milioni destinati ai beni ambientali e culturali. Illustrate dall’Unione dei Comuni le idee progettuali per il futuro dell’area

Il volano di sviluppo del territorio del Trasimeno per i prossimi anni si chiama Iti (Investimento Territoriale Integrato) e si quantifica in 15 milioni di euro, sette dei quali destinati alla valorizzazione e alla promozione dei beni culturali e ambientali. Una nuova strategia di sviluppo che sarà gestita dalle amministrazioni pubbliche locali in forma unitaria. Ed è stata proprio la neonata Unione dei Comuni che il 19 novembre, presso la propria sede di Palazzo Baldeschi a Paciano ha presentato il quadro strategico generale e il pacchetto di proposte progettuali fin qui elaborato dalla amministrazioni pubbliche per rendere partecipi, in primo luogo le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, e in seconda battuta la collettività, sul cammino fin qui compiuto e sulle prossime tappe. I 15 milioni di fondi comunitari Iti provengono per 5,5 milioni dal Por Fesr, per 2 dal Por Fse e per 7,5 dal Psr Feasr.

Sei gli assi che saranno interessati dai futuri interventi e progetti.

Il primo, quello della tutela e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, è la voce predominante, in quanto su di esso verrà convogliata circa la metà delle risorse disponibili, così ripartite: 3,1 milioni di euro per interventi legati al lago Trasimeno e che interesseranno alcuni tratti di lungolago e Isola Maggiore; 2,4 milioni per opere di riqualificazione urbana nei diversi centri storici; 1,5 milioni per i diversi sistemi di collegamento.

Un altro asse che assorbirà una fetta importante di risorse (4,3 milioni di euro) è quello della competitività delle piccole e medie imprese, con progetti finalizzati al sostegno ai processi di aggregazione e integrazione nella costruzione di un prodotto integrato per la destinazione turistica “Trasimeno”; all’implementazione e qualificazione di nuovi servizi; alle ristrutturazioni aziendali e ai processi di innovazione.

Il terzo asse è quello dell’inclusione sociale e ad esso sono destinati 2 milioni di euro. Serviranno a dar vita ad un sistema informativo unico; a servizi di orientamento; al coordinamento con le associazioni di volontariato e le cooperative; all’attivazione di progetti per un invecchiamento attivo; a sostenere l’affido familiare e i progetti di accompagnamento al lavoro. Un milione è invece l’ammontare delle risorse per l’asse Tic “tecnologie, informazione e comunicazione” e avrà lo scopo di implementare i servizi tesi a migliorare la qualità del rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini.

Infine, è stato reso noto che sono disponibili 600.000 euro per l’efficientamento delle pubbliche amministrazioni e per favorire le attività associate dell’Unione dei Comuni nei settori di propria competenza e 400.000 euro per la costituzione dell’Unione stessa.

All’incontro di sabato 19 novembre, in cui sono intervenuti rappresentanti dei settori strategici del Trasimeno, quali turismo e ricettività, agricoltura, pesca e mondo del lavoro, seguirà la predisposizione di un documento progettuale dettagliato che dovrà essere ratificato da tutti gli otto Comuni e dalla stessa Unione entro il prossimo 30 novembre. Successivamente, è stato spiegato in assemblea, lo stesso documento dovrà essere approvato dalla Giunta regionale, per poi passare alla fase operativa, attraverso una stretta collaborazione tra i diversi attori per una maggiore integrazione possibile dei diversi progetti.

 

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