Inaugurata la nuova aula magna e biblioteca dell’Istituto “Calvino”

Il 5 giugno l’Istituto “Italo Calvino” di Città della Pieve, ha aperto le porte dell’aula Palomar: un nuovo spazio a disposizione di studenti, docenti e della comunità pievese per eventi culturali, letture, incontri. Il nuovo spazio culturale, che arricchisce l’Istituto d’istruzione superiore, è stato inaugurato venerdì 5 giugno alle 9.00.
Dopo il taglio del nastro con la dirigente Albani, il sindaco di Città della Pieve Fausto Scricciolo e due alunni dell’Istituto, uno del liceo e l’altro del professionale, a guidare i presenti alla scoperta della nuova aula è stato il professore Giuseppe Faletra che ha definito lo spazio «il nuovo tempio dei libri e della cultura». Tre studenti del liceo, Ermanno Buikis, Fabio Spaccino e Caterina Pambianco, hanno coinvolto il pubblico con la lettura di brani tratti dalle opere di Herman Hesse, SusannaTamaro e Tullio de Mauro. Ancora due studentesse, Irene Baldeschi e Aurora Burchielli, hanno intrattenuto i presenti con un intermezzo musicale di due violini. Poi la professoressa Lucia Paoletti, in rappresentanza del collegio docenti, ha spiegato i motivi della scelta del nome Palomar. Il signor Palomar è un personaggio di Italo Calvino che tende in modo inesausto verso la conoscenza, ma è consapevole che si tratta di una missione impossibile. Fra gli altri significati “Palomar” tradotto letteralmente indica una piccionaia e questa rappresentazione evoca un luogo protetto, un luogo in cui si aiutano giovani vite a crescere.
Nel corso dell’inaugurazione sono intervenuti anche Enzo De Fabrizio, presidente del consiglio d’Istituto e Fabio Bartoccioni, direttore della filiale di Città della Pieve di Banca Crediumbria, che ha contribuito affinché la restaurazione dell’aula divenisse realtà. Dopo l’intervento del primo cittadino Scricciolo, la dottoressa Albani ha sottolineato come «questo nuovo ambiente non appartiene solo all’Istituto, ma è aperto a tutte le associazioni e altre istituzioni che vorranno utilizzarlo perché l’obiettivo del “Calvino” è quello di aprirsi al contesto territoriale di appartenenza».
La dirigente Rita Albani ha poi presentato il professore Diego Lolli e la sua classe di scienze applicate che ha lavorato alla catalogazione digitale dei libri della nuova biblioteca creando un database che ospita oltre 1500 titoli.
Prima della conclusione della cerimonia, con un intermezzo musicale con chitarra dell’allievo Ariele Di Mario, la dirigente ha consegnato due targhe di riconoscimento ad Antonello Fabbri e Fabrizio Cesarini, coloro che hanno, con i loro interventi di sistemazione, pittura e restauro, dato nuova luce ai locali che dal 5 giugno 2015 ospitano la nuova aula magna e la nuova biblioteca dell’Istituto “Calvino”.

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