“Hollywood Party” sbarca al Cinema Caporali

presentazione libro

“Hollywood Party” sbarca al Cinema Caporali

I conduttori delLa trasmissione cult di Rai Radio 3 Alessandro Boschi e Steve Della Casa presentano il volume “I 100 colpi di Hollywood Party” e il nuovo film di Quentin Tarantino

Sabato 13 febbraio dalle 17.15 i critici cinematografici Alessandro Boschi e Steve Della Casa redattori e conduttori, tra gli altri, della trasmissione cult di Radio3 Hollywood Party presentano il libro “I 100 colpi di Hollywood Party” realizzato a cura della redazione del programma, per le edizioni Rai Eri, in occasione del ventennale della trasmissione. Il libro raccoglie i 100 film italiani che hanno ottenuto più voti attraverso una votazione online che ha coinvolto il pubblico della trasmissione , tutti commentati in modo molto personale dai conduttori di Hollywood Party. A seguire i due critici presenteranno al pubblico presente in sala il nuovo film di Quentin Tarantino The Hateful Eight che sarà proiettato a conclusione dell’iniziativa. All’iniziativa a cui parteciperanno, tra gli altri, i membri della Giuria David Giovani composta da una selezione di studenti delle scuole superiori del comprensorio è curata da Lagodarte che gestisce il Cinema e dalla libreria castiglionese “Libri Parlanti”.
Hollywood Party va in onda da 21 anni su Radio3, ed è diventata una trasmissione di culto per gli appassionati di cinema. Per festeggiare i suoi primi vent’anni ha pensato di coinvolgere i suoi affezionati ascoltatori. Ha proposto di votare i 100 film più amati in 100 anni di cinema italiano, considerando Cabiria (uscito per l’appunto nel 1914) come il primo grande capolavoro del nostro cinema. Due feste che hanno creato un corto circuito veramente interessante: vent’anni della “più grande trasmissione della radio dai tempi de’ Marconi” (come scherzosamente dice Roberto Benigni nella sigla del programma) e cento anni di una grande cinematografia piena di capolavori più o meno noti. Il risultato è stato una valanga di risposte, di messaggi, di lettere. Attraverso questa votazione si sono individuati 100 film, con tante conferme ma anche tante sorprese. Questo libro raccoglie i 100 film che hanno ottenuto più voti, tutti commentati in modo molto personale dai conduttori di Hollywood Party. A fronte di un panorama così vasto, risalta anche la poliedricità delle voci di Hollywood Party: ciascuno dei conduttori, ognuno con la sua storia e il suo approccio al cinema, ha cercato di leggere dal suo punto di vista perché quel film era così importante da meritare tanti voti. Ma saranno proprio 100, numero tondo? Forse sarà meglio ricontrollare, leggendo il libro… Il volume contiene anche una preziosa appendice, un vero e proprio regalo. Dagli straordinari archivi di Rai Teche, infatti, sono state selezionate alcune foto inedite e rarissime. Il criterio è molto semplice: grandi personalità del cinema (Sophia Loren, Luchino Visconti, Marcello Mastroianni, Monica Vitti…) ospiti delle trasmissioni Rai dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, gli stessi protagonisti che incontriamo nei film scelti dagli ascoltatori. Uno sguardo impagabile sul grande cinema italiano, ma anche la testimonianza di quanto la Rai abbia seguito il cinema in modo originale e continuativo.
Il film:
Lungo i sentieri rocciosi del Wyoming, una diligenza corre più forte del vento. Un vento che promette furia e tempesta. Ultima corsa per Red Rock, la diligenza si arresta davanti al Maggiore Marquis Warren, diligence stopper e cacciatore di taglie nero che ha servito la causa dell’Unione. Ospitato con riserva da John Ruth, bounty hunter che crede nella giustizia, meno negli uomini, Warren lo rassicura sulle sue buone intenzioni. Il viaggio riprende ma il caratteraccio di Daisy Domergue, canaglia in gonnella condotta alla forca, lo interrompe di nuovo. La sosta imprevista incontra e carica tra chiacchiere e scetticismo Chris Mannix, un sudista rinnegato promosso sceriffo di Red Rock. Incalzati dal blizzard, trovano rifugio nell’emporio di Minnie dove li attendono un caffè caldo e quattro sconosciuti. Interrogati a turno dal diffidente John Ruth probabilmente nessuno è chi dice di essere.
Secondo western e ottavo film per Quentin Tarantino, The Hateful Eight è ossessionato dalla nozione di identità, reale o supposta dei suoi personaggi e di una nazione perennemente indecisa fra opzione morale e violenza brutale. Ma Tarantino non è Spielberg. Se l’uno riduce in forma di dialogo il potere (Lincoln), l’altro lo esplode con un colpo di fucile e lo schizza sul muro. ‘Allungato’ sullo schermo, l’autore americano prosegue sul sentiero battuto da Django e sorprende sulla strada per Red Rock una diligenza in fuga dai fantasmi della guerra civile.

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